Cariadeghe. Wassange a sorpresa: freatici fossili a – 80 m!!!

In esplorazione da qualche mese, la grotta “Wassange” non smette di stupire.

Il ritrovamento avviene a maggio e sin dall’inizio si rivela molto interessante data l’ampiezza degli ambienti e il massiccio concrezionamento che accompagna lungo quasi tutto il percorso.

Wassange: la Sala Bianca nel Freatico Fossile – Foto Max Pozzo

Nel giro di quattro punte che ci hanno impegnato in diverse strettoie con scavi faticosi, riusciamo a raggiungere “Sala Sassolini” (-45 m), che presenta un tratto di meandro sospeso su una verticale.

Wassange. Sala Sassolini a -45 m – Foto Max Pozzo

Questa domenica c’è anche il quarto socio Luke e, dopo aver sistemato qualche passaggio stretto e fangoso, scendiamo il pozzo (Vicky Franchini, Max Pozzo, Nico Falgari, Luke Gabrieli). È un P 30 impostato su frattura che presenta colate concrettive che dall’alto del pozzo scendono lungo tutta la parete: difatti l’armo risulta un po’ laborioso. Alla base del pozzo, ambiente formatosi da movimento di faglia, giace un grosso blocco di concrezione evidentemente precipitato e risaldato al pavimento; sopra di esso maestosi drappi e stalattiti pendono dall’alto (circa 10m) per 4 o 5 metri. Sempre alla base, da un lato parte una condotta e dalla parte opposta un meandro stretto conduce ad una breve verticale.

Wassange. La galleria alla base del P30 – Foto Max Pozzo

Salendo sul blocco si può accedere a quella che sembra essere proprio una galleria fossile. Il pozzo sfonda nel livello sottostante e apre anche una finestra sul tratto a monte della galleria fossile la quale termina dopo una decina di metri in condotta freatica riempita di fango, mentre in direzione opposta  costeggia per qualche metro il pozzo e sbuca su una cengia a tre metri di altezza. La prosecuzione della galleria si presenta più in basso, sfasata di qualche metro: si può intuire quindi lo spostamento strutturale avvenuto in questo luogo. Prima di entrare, rileviamo il tratto a monte e una volta finito proseguiamo verso valle. Avanziamo lenti in ambiente freatico dalle dimensioni di 3×2 metri, molto fangoso e dopo una prima curva sorpassiamo un breve tratto ancora interessato da movimento di faglia.

Wassange. Freatico fossile – Foto Max Pozzo

A questo punto Max intima di mollare il rilievo (che finiremo a ritorno!), perché secondo lui si viaggia e vuole “gustarsela tutti assieme”. Camminiamo comodamente per un centinaio di metri tra anse modellate impreziosite da graziose concrezioni, che regalano scorci suggestivi; in alcuni punti le dimensioni della galleria eguagliano e superano le stesse nel sistema Omber situate cento metri più in profondità. Ci arrestiamo su un riempimento fangoso-concrettivo e su piccolo spiraglio molto soffiante. Ma ci sono anche due diffluenze da seguire…

Tornati alla base del pozzo Niko e Luke controllano i pertugi rimasti in sospeso, trovando il by-pass alla condotta a monte toppa di fango che prosegue e che vedremo la prossima volta.

Wassange. Sala Bianca nel Freatico Fossile – Foto Max Pozzo

Le batterie di caschi e cibo sono in esaurimento, non ci aspettavamo di esplorare così tanto: più della metà del tempo è andata a smazzettare e spalare fango… e l’idea era quella di scendere il pozzo e capire quanto ci fosse da lavorare alla base di esso (di solito funziona così a queste quote), perciò torniamo in superficie molto soddisfatti alle prime luci dell’alba di lunedì.

Da rilievo la galleria è impostata chiaramente su fratture perpendicolari tra loro, mentre in più tratti il movimento compressivo della faglia genera allargamenti delle sezioni lungo direzioni preferenziali che potrebbero celare un’ipotizzabile via maestra.

Al momento la struttura prosegue verso il cuore dell’Altipiano con uno sviluppo che supera il mezzo chilometro.

Wassange. Freatico Fossile – Foto Max Pozzo

Una galleria freatica di quelle dimensioni a quota 820 m s.l.m., abbondanza di speleotemi molto antichi e dalle dimensioni e forme particolari (cristalli di calcite di forma triangolare, stalattiti di oltre 4 metri) mai riscontrata in questa area, presenza di chirotteri e circolazione d’aria sempre avvertibile, rendono Wassange la grotta più interessante e particolare del momento, decisamente peculiare rispetto a quanto scoperto fino ad ora.

Vicky

Wassange. Particolare su cristalli calcitici di forma triangolare – Foto Max Pozzo
Wassange. Sezione orientata 3D – Arch. Underland
Wassange. Pianta modello 3D – Arch. Underland

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